Il Mio Bunker
Dal prodotto di nicchia al fenomeno mediatico nazionale. Sì, parliamo di Bunker, strategia social e ufficio stampa

La sfida
Nel panorama della comunicazione e dei servizi di sicurezza, emergono realtà che combinano innovazione e tradizione in modo straordinario. “Il Mio Bunker” è uno di questi esempi.
Il prodotto, per natura, è percepito come di nicchia, costoso e distante dal pubblico medio. La sfida era duplice: normalizzare il tema, rendendolo comprensibile e accessibile, e posizionare l’azienda come leader affidabile in un mercato in forte crescita ma ancora poco raccontato.
Il Mio Bunker è oggi l’azienda leader in Italia nella costruzione di bunker antiatomici chiavi in mano, ma quando abbiamo iniziato a collaborare con loro, il contesto era estremamente complesso. La sfida non era solo comunicare un prodotto: era cambiare la percezione stessa di un mercato, passando da un tema tabù, quasi caricaturale, a un servizio innovativo, affidabile e al passo con i tempi.
Era necessario costruire un linguaggio chiaro e rassicurante, capace di abbattere i pregiudizi, posizionare l’azienda come leader di settore e, allo stesso tempo, generare fiducia e autorevolezza sia nel pubblico generale che nei media. Inoltre, il contesto era in rapida evoluzione: l’attenzione verso temi come sicurezza, geopolitica e emergenze globali stava crescendo, e bisognava essere pronti a intercettare il momento giusto per trasformare la curiosità in conoscenza e, infine, in contatti commerciali qualificati.
La Genesi del Progetto
Il Mio Bunker nasce con un obiettivo chiaro e ambizioso: offrire soluzioni di sicurezza avanzate a un pubblico sempre più consapevole della necessità di protezione, non solo da eventi catastrofici naturali, ma anche da minacce più moderne come guerre asimmetriche, crisi energetiche, pandemie e persino cyber attacchi che possono compromettere infrastrutture e servizi essenziali.
Sin dall’inizio, l’azienda si è distinta nel panorama nazionale e internazionale per l’altissima qualità delle sue strutture, progettate con tecnologie all’avanguardia e materiali certificati, e per la personalizzazione totale delle soluzioni, studiate su misura per famiglie, professionisti, aziende e comunità.
Ma la vera sfida per Il Mio Bunker non è mai stata solo quella di costruire spazi sicuri e funzionali. È stata, ed è tuttora, quella di raccontare questo valore in modo innovativo e coinvolgente, trasformando un prodotto di nicchia in una soluzione concreta, affidabile e – soprattutto – compresa dal pubblico.
Perché un bunker non è solo cemento e acciaio: è un investimento in tranquillità, continuità e protezione per il futuro. E comunicare questo significato richiedeva un linguaggio nuovo, capace di fondere autorevolezza, chiarezza e visione strategica.
La strategia Dallo Scetticismo alla Fiducia
Abbiamo sviluppato un ecosistema di comunicazione integrata, capace di parlare a target differenti – dal cliente privato alle istituzioni, dai media ai curiosi del web – mantenendo un tono professionale ma mai allarmistico.
Il nostro lavoro ha incluso:
- Gestione social e produzione contenuti: raccontare il prodotto con un linguaggio chiaro, tecnico ma semplice, per spiegare funzionalità, sicurezza e vantaggi in modo trasparente.
- Ufficio stampa strategico: costruzione di relazioni solide con i principali media nazionali e internazionali per dare visibilità e autorevolezza al brand.
- Media training: preparazione e supporto dell’azienda per interviste televisive e articoli.
- Video e contenuti digitali: ideati per raccontare il lato umano e tecnico dell’azienda, creando fiducia e riducendo la distanza tra prodotto e pubblico.
Tutte le televisioni parlano di loro
I numeri e la risonanza mediatica hanno superato ogni aspettativa:
- Presenze in TV su La7 (L’Aria Che Tira), Rai3 (Restart 2024 e 2025), Rete4 (È Sempre Cartabianca), e Rai3 (Farwest).
- Articoli e interviste su Gente, La Repubblica, La Nazione, Vanity Fair, TgPoste, Il Post, Italia Oggi, Il Manifesto, Il Giornale D’Italia e molte altre testate.
- Collaborazioni e contenuti su YouTube con creator di grande impatto come Gabriele Vagnato e Rimoldigno, per intercettare un pubblico più giovane e digitalizzato.
- Crescita organica dei canali social, con un aumento costante di interazioni, richieste di preventivo e menzioni spontanee.